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EMATUBE - FATEMELO DIRE di MAURIZIO LIVERANI SEMBRANO AMMUCCHIATE MA SI CHIAMANO INTESE Senigallia, 04/01/2021 |
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Inserito il 04 gennaio 2021 alle 17:30:51 da emanuelecarioti. IT - EMATUBEVIDEO
Da quando è scoppiata la pandemia molti politici sono afflitti dall’aspro sentimento dell’arrivismo; sanno che il premier Conte è autorizzato a credere di essere nelle mani di Berlino e di Pechino. La permanenza a palazzo Chigi dovrebbe essergli garantita. Attribuendosi appoggi nell’Europa unita esce dalla naturale modestia per prefigurarsi vincente nell’agone politico. Per planare in un futuro radioso, messo in crisi dal Covid19, Giuseppe Conte si rianima sbandierando le sue referenze internazionali. Nel Parlamento italiano con l’avvento dei grillini le tecniche dell’intelligenza sono piuttosto arrugginite; sul rampantismo di Luigi Di Maio si sta accumulando la paura. I parenti politici passano e ripassano Matteo Renzi ai raggi X per stabilire se sia maturo per pilotare un paese; lo è perché ha abbastanza destrezza e dà troppo sui nervi. Tutti i periscopi della stampa sono puntati su Silvio Berlusconi che offre il suo aiuto, condizionato, al governo. Conte non teme le “mosse” degli avversari; se permane al potere arriveranno i miliardi promessici dall’UE, i soli in grado di raddrizzare la barca dell’economia italiana. Ma all’attuale governo interessa anche agghindarsi di berlusconismo. Tra destra e sinistra si vuol porre fine allo spirito di divisione che ha soffiato più che non si creda nel “compatto” – apparente – fronte delle sinistre. C’è chi pensa di sostituire il premier con Walter Veltroni il quale sta tentando un grande balzo; una trasformazione che ricorda le metamorfosi del personaggio di Kafka in scarafaggio. Il declino di Pier Luigi Bersani favorisce l’ascesa di un ex di professione. Berlusconi e Veltroni sono la vivente testimonianza che nel mondo politico ci sono personalità con una volontà intelligente. Senza intrighi, entrambi tendono ad arginare, o almeno rendere meno rissosa la distanza tra due sponde della politica. Renzi fa così bene la parte dell’equidistante che rischia di restare a lungo capo della compagine governativa senza farne parte, mentre nel suo ex partito è considerato come un intruso. E’ il san Matteo del “Discorso della montagna”: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto”. Non essendoci, nella sinistra, più solide posizioni, i sopravvissuti gareggiano tra loro nello stesso modo dei gangster per prendere i primi posti. L’Italia è una nazione a sovranità limitata; questa sudditanza fa di Conte lo “zoccolo duro”. MAURIZIO LIVERANI
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